Il volontariato, lo stare insieme e la riscoperta delle tradizioni. E’ questo il mix vincente alla base del successo delle attività de “Il Tiglio” di Castagneto, un’associazione culturale presieduta da Gianluca D’Antonio che illumina, con le sue molteplici attività, la verdeggiante collina metelliana, divenendo un importante punto di incontro e di riferimento per questa piccola ma interessante realtà frazionale di Cava de’Tirreni. Un’associazione che valorizza l’apporto di ciascun individuo, indipendente dall’età, dal ceto e dalla cultura, perché il talento di ognuno sia il tesoro di tutti, ricreando così, nel terzo millennio, la genuinità dei rapporti interpersonali ed i valori di coesione sociale di questo ameno villaggio cavese.
Quando è nato “Il Tiglio”?
«Erano gli anni novanta - ricorda Gianluca D’Antonio - quando, con un gruppo di amici, pensammo di creare un’associazione che, formalizzammo, di fatto, legalmente solo nel 2002. Io fui il primo presidente quindi, l’associazione fu presieduta da Pasquale Senatore e nuovamente da me».
Come si svolge la vita associativa?
«Ci riuniamo una volta a settimana, il giovedì sera alle 20.30 nella sede in via Sabato D'Ursi, 1. Ogni mese poi, in un’ulteriore riunione, programmiamo le successive iniziative in agenda. Sosteniamo, con il nostro operato, le famiglie del rione intrattenendo, con attività laboratoriali, i bambini e gli adulti di Castagneto sia al chiuso che all’aperto. Siamo anche su Facebook con la pagina ‘Il Tiglio di Castagneto’».
Quante persone compongono “Il Tiglio”?
«Siamo 30 soci (capo famiglia) e 30 soci sostenitori, profondamente motivati. Veniamo supportati attivamente nella realizzazione delle nostre molteplici attività da un centinaio di persone».
Di cosa vi occupate?
«L’associazione culturale è vivamente legata al territorio di Castagneto. Realizziamo animazione, doposcuola, attività ricreative e religiose. Collaboriamo con l’onlus di disabili fisici adulti ‘Il Germoglio’ mediante attività di sensibilizzazione. Organizziamo la festa patronale in sinergia con il validissimo parroco di Vetranto, don Giuseppe Ragalmuto creando nuovi percorsi per giovani e giovanissimi. Abbiamo un laboratorio denominato ‘Le piccole pesti’ in cui seguiamo venti bambini realizzando attività teatrali, ludiche e creative».
La vostra associazione propone interessanti attività di supporto anche per i meno giovani…
«Esattamente. Organizziamo, partite, tornei e tanti, tantissimi momenti ricreativi. Programmiamo gite sia a carattere religioso come a San Giovanni Rotondo, o prettamente di svago e culturali come a Edenlandia, Carnevale di Putignano, Presepi Napoletani, Grotte di Pertosa, Certosa di Padula, Roma ed i musei Vaticani. Ogni anno poi, abbiamo tre appuntamenti fissi».
Quali?
«La tombolata natalizia ed il Carnevale per adulti e bambini, la via Crucis a cui prende parte l’intero paese ed una kermesse dal titolo ‘Castagneto: origini, usi e costumi della civiltà’, che a settembre 2012 raggiungerà la terza edizione e per la quale allestiamo le strade di Castagneto come una sorta di presepe vivente, mettendo in scena i mestieri del passato. Le ultime edizioni di quest’iniziativa sono state particolarmente apprezzate dal pubblico. In tanti, giovani ed adulti hanno preso parte all’evento».
Qual è il vostro sogno nel cassetto?
«Realizzare una via Crucis al centro di Cava de’Tirreni. I portici del borgo potrebbero essere, per noi, la location perfetta».
Come l’albero del Tiglio dalle radici profonde e dalla grande longevità, questo straordinario sodalizio accompagna oggi ed accompagnerà in futuro non solo la gente di Castagneto ma anche l’intera collettività cavese perché, ogni singola associazione contribuisce, nel suo piccolo, alla crescita umana, culturale e sociale del suo territorio.
Foto
Lara Adinolfi