Con la delibera di adozione dell’atto aziendale n. 299 dell’Azienda ospedaliero-universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, è stato varato il nuovo piano di organizzazione e funzionamento aziendale che prevede per l’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, l’assegnazione di 91 posti letto, con funzione di Pronto soccorso ed Obi (4 posti) Medicina generale (15 posti), Chirurgia generale e d’urgenza (15 posti), Cardiologia con Utic (12 + 4 posti), Anestesia e Rianimazione (4 posti), Ortotraumatologia (12 posti), Dermatologia (2 posti), Lungodegenza (14 posti), Pediatria (9 posti), oltre ai servizi di Endicronologia, Radiologia, Patologia clinica.
Inoltre, la struttura cavese ospiterà il Centro di procreazione medicalmente assistita, oltre ad una dotazione tecnologica avanzata, in costante collegamento con le specialità emergenziali e cardiovascolari del Ruggi.
“Sono contento di aver restituito a Cava de’ Tirreni il suo ospedale - afferma il sindaco Vincenzo Servalli - se consideriamo che siamo partiti dal decreto 49 del 2000 che con zero posti letto ne aveva di fatto sancito la chiusura. Oggi, con il definitivo Atto aziendale licenziato dalla Regione, abbiamo la certezza di 91 posti letto. Un risultato per il quale ringraziamo il governatore Vincenzo De Luca ed il direttore generale Nicola Cantone che ci hanno sostenuto in questi mesi consegnandoci un ospedale che ha ottenuto finalmente la dignità che merita, anche se dovremo sempre mantenere alta la nostra attenzione”.
Nota comunale