Il 20 luglio 1969 l'allunaggio di Neil Armstrong, il 20 luglio 2013 ecco la stessa Luna vista da Cava
Era il 20 luglio del 1969 quando il cronista Tito Stagno urlava "ha toccato, ha toccato". In quei precisi istanti l'Apollo 11 si posava sul suolo lunare con a bordo il comandante Neil Armstrong, primo astronauta a camminare sulla superficie del nostro satellite. Ancora oggi la Luna mantiene inalterato il suo fascino ed in questi giorni fa capolino, luminosissima, nel cielo notturno. La Luna è l'unico satellite naturale della Terra.
La faccia della Luna rivolta in direzione opposta alla Terra è nota anche con il nome di faccia lontana. A volte viene chiamata faccia oscura, il cui significato è qui inteso come sconosciuto e nascosto, si riferisce anche al black out delle comunicazioni radio, che avviene quando una sonda spaziale si muove dietro la faccia lontana. Questa interruzione delle comunicazioni è causata dalla massa della Luna che blocca i segnali radio. Il termine "faccia oscura" è spesso erroneamente interpretato come una mancanza di radiazioni solari, ma il Sole illumina la faccia lontana esattamente come quella rivolta verso di noi. La maggior parte della faccia lontana non può essere vista dalla Terra, perché la rivoluzione della Luna attorno alla Terra e la rotazione attorno al suo asse hanno lo stesso periodo, cioè la Luna è in rotazione sincrona con la Terra. Una piccola porzione può essere vista grazie alla librazione, che rende irregolare il moto di rotazione della Luna. Nel complesso dalla Terra è visibile circa il 59% della superficie lunare. La faccia visibile della Luna è coperta da circa 300 000 crateri (contando quelli con un diametro di almeno 1 km). Il cratere lunare più grande è il bacino Polo Sud-Aitken, che ha un diametro di circa 2 500 km, è profondo 13 km e occupa la parte meridionale della faccia nascosta. Dista dalla Terra 384.400 km ed ha un'età stimata di oltre 4,5 miliardi di anni ma, come precedentemente detto, mantiene inalterato il suo fascino ai nostri occhi! Per estensione il temine "luna" (con l'iniziale minuscola) viene associato anche come sinonimo di "satellite naturale" per i satelliti di altri pianeti. A tal proposito segnaliamo la notizia della scoperta di una nuova luna di Nettuno. E' il quattordicesimo satellite che orbita intorno al gigante blu del nostro sistema solare ed è stato individuato grazie al telescopio spaziale Hubble. Il piccolo corpo celeste, conosciuto con il nome temporaneo di S/20044 N1, misura non più di 19 chilometri di diametro e sembra essere sfuggito a ogni rilevazione fino a oggi a causa della sua luce debole e della sua orbita lontana, al di là delle zone degli anelli del pianeta note come archi. S/20044 N1 orbita tra la lune Larissa e Proteo, e gira attorno al pianeta una volta ogni 23 ore a una altitudine di 104.000 chilometri. Le origini di S/20044 N1 e di alcune delle altre piccole lune nei suoi dintorni è ancora un mistero. Secondo una delle teorie, Tritone, la più grande luna di Nettuno, potrebbe aver avuto qualcosa a che fare con la loro formazione. Si pensa infatti che Tritone - di dimensioni simili a quelle della Terra - possa essere stato un pianeta nano catturato gravitazionalmente da Nettuno e che, al suo arrivo, possa aver sconvolto l'originario sistema satellitare di Nettuno creando molte delle piccole lune che vediamo oggi.
L'immagine della Luna che potete vedere allegata all'articolo è stata scattata dal sottoscritto dal centro di Cava de' Tirreni nella notte tra il 19 e il 20 luglio usando una Canon 320d e un obiettivo da 300mm, con un tempo di posa di pochi decimi di secondo e una sensibilità di 400 iso.
Foto | Lo spazio visto da Cava
Domenico Campeglia
dcampeglia@gmail.com