L’estate è in assoluto la stagione più contraddittoria di tutte: se da un lato vi è la rovinosa corsa ai rimedi dell’ultimo minuto per mostrare un fisico da bikini, dall’altro ogni giorno sembra vi sia una ragione per festeggiare con ricchi banchetti straripanti di leccornie. Non a caso nei tre mesi estivi si concentrano in un susseguirsi vorticoso comunioni, matrimoni, sagre di paese, compleanni, onomastici e cene tra amici … e cosa accomuna ognuna di queste occasioni speciali? Il ricorso al buffet!
Ma attenzione, perché “buffet” non è sinonimo di “abbuffata”!
Un falso detto fa derivare questa parola da un certo Pierre Buffet, giocatore d’azzardo francese che desiderava deliziare i propri ospiti con lauti pasti, ma senza che questi “perdessero” tempo prezioso seduti ad una tavola apparecchiata e quindi rimanessero legati al tavolo da gioco.
Sembrerebbe invece che la parola “buffet” abbia un’etimologia incerta, ed indichi originariamente un mobile (tipo credenza) sul quale disporre vari tipi di cibo.
Questa modalità di consumo sembra essere la più in voga tra le altre: risulta essere più bella per gli occhi e per creare effetti scenografici, si addice a un gran numero di ospiti, per la grande varietà di scelta soddisfa tutti i tipi di palato, è più veloce da organizzare, si può allestire con facilità anche nelle piazze, nei parchi e in terrazza.
Ma se non riusciamo a compiere una giusta scelta tra i tanti cibi esposti, e non possiamo fare affidamento sul nostro senso di fame e sazietà (spesso alterato), il buffet potrebbe diventare un vero e proprio guasta feste per la nostra digestione, per i sensi di colpa, per la linea, ma in assoluto per l’equilibrio del nostro benessere.
Per questo oggi vi suggeriamo 5 semplici strategie per “sopravvivere” ai numerosi buffet estivi e rimanere in forma:
- Osservare
- Scegliere
- Comporre il piatto
- Gustare con consapevolezza
- Nutrirsi non di cibo
OSSERVARE. Solitamente all’apertura del buffet possiamo ritrovarci di fronte a due scene:
a) Calma piatta, vince l’imbarazzo più assoluto finché qualcuno timidamente non fa il primo passo verso il banchetto;
b) Inizia un’agguerrita rincorsa al tavolo tanto da sembrare di assistere a una gara di Formula 1.
In entrambi i casi il nostro consiglio è di avvicinarvi con calma al banco, e tranquillamente osservare cosa è esposto. Prima di poter formulare qualsiasi tipo di scelta occorre osservare attentamente tutte le possibilità tra cui scegliere dal generale al particolare, e iniziare a fare una selezione mentale che potrà fungere da cernita. Per osservare con lucidità occorre non avere lo stomaco vuoto! Infatti il senso di fame potrebbe annebbiare la nostra vista e i nostri ragionamenti: è un errore restringere al minimo gli altri pasti della giornata con il progetto di mangiare tanto al buffet. E’ invece più intelligente mangiare in maniera equilibrata durante i pasti precedenti e magari fare uno spuntino con frutta di stagione prima di recarsi al buffet.
SCEGLIERE. La regola di “assaggiare” un po’ di tutto è la più pericolosa da seguire! Induce a scelte errate, e non sempre si riesce a mantenere fede al buon proposito rischiando di incorrere in inutili sensi di colpa, e comunque a non godere tranquillamente del pasto. Per poter fare una giusta scelta occorre osservare, effettuare prima una selezione mentale di ciò che abbiamo osservato, e in un secondo momento individuare un proprio personale criterio di scelta, che ad esempio può essere dettato o dai vostri gusti e preferenze, oppure dall’equilibrio nutrizionale di quel giorno/settimana. Ad esempio se si tratta di un buffet di secondi piatti, e in settimana so di non aver mangiato pesce, potrei optare per il pesce, se è da tanto che non mangio frittura di mare, e la desidero da tempo, potrei scegliere una porzione di questa, oppure se tra i secondi piatti non mi piace il formaggio, non lo sceglierò. Un altro esempio può essere quello di seguire un’impostazione di pasto equilibrato come linea guida: se solitamente a cena consumiamo una porzione di cereali (pasta, pane ecc.), una porzione di secondo con una porzione di verdura e una di frutta, anche al buffet potremmo mantenere questo ordine optando per cibi equivalenti dello stesso gruppo alimentare (ad es. due pizzette, prosciutto con bocconcini di mozzarella, melanzane grigliate e macedonia di frutta).
COMPORRE IL PIATTO. A questo punto è molto importante scegliere la porzione più adeguata per sé, senza cadere nella trappola sopra-citata dell’ assaggiare “un po’ di tutto”! Il nostro suggerimento è di prendere il vostro piatto e seguire un trucchetto molto funzionale: quello di riempirlo interamente, ma senza che gli alimenti si sovrappongano tra loro (vedi foto).
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Ovviamente questo vale se si tratta di un buffet che sostituisce un pasto; se invece ci troviamo avanti a un buffet di dolci sarà opportuno scegliere la vostra porzione media di dolce o se avete scelto di assaggiare due tipi di dolce, farne due piccole porzioni: anche se siete sprovvisti di bilancia, sappiate che la porzione più adatta corrisponde a metà del palmo della vostra mano in lunghezza, tenendo le dita unite tra loro.
In entrambi i casi vi suggeriamo di comporre personalmente il vostro piatto senza l’ausilio di camerieri, oppure se vi sentite insicuri di affidarvi a una persona a cui avete raccontato della vostra difficoltà, che vi comprenda, e voglia esservi di aiuto.
GUSTARE CON CONSAPEVOLEZZA. Adesso non vi rimane che gustare ciò che avete attentamente scelto e porzionato. Per gustarlo al meglio vi suggeriamo di allontanarvi dal tavolo del buffet in modo tale da non essere tentati ad allungare nuovamente la mano, di scegliere un posto tranquillo e di sedervi al tavolo. Infatti sono numerosi gli studi che hanno dimostrato che non consumare il pasto seduti a tavola può indurre a mangiare di più perché si ritarda il senso di sazietà, si è distratti, e si mangia senza consapevolezza. Stando seduti infatti possiamo goderci ogni boccone, assaporarlo, masticare con calma, avvertire man mano il senso di sazietà, e anche chiacchierare comodamente con gli altri commensali.
NUTRIRSI NON DI CIBO. Quando finiamo il nostro piatto il rischio di tornare vicino al buffet è alto. Però anche in questo caso possiamo mettere in atto una strategia infallibile: nutrirci non di cibo, bensì della compagnia delle persone che ci circondano, della loro presenza, dei loro racconti, dei bambini che giocano, della musica che fa da sottofondo, della gioia del festeggiato o dei festeggiati. Non a caso il buffet non è mai l’attore principale di una festa, o almeno non è l’unico motivo per cui ci si ritrova insieme: riscopriamo il gusto di stare insieme agli altri a prescindere dal banchetto offerto, a volte una risata, un abbraccio, uno sguardo felice nutre più di un lauto buffet!
Cari lettori speriamo che con questi cinque semplici suggerimenti siamo riusciti a darvi delle dritte per affrontare con serenità un momento che potrebbe essere vissuto con preoccupazione e inadeguatezza. Potete trovare anche delle vostre personali strategie da aggiungere a queste per perfezionarle e sentirle proprie. Noi vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo articolo che pubblicheremo lunedì 29 luglio. Un abbraccio virtuale a voi tutti!
Dott. Mario Russo, Dietista - Esperto in Alimentazione, Dietetica, Educazione Alimentare e Nutrizione;
Presidente ADEPO – Associazione di Dietetica E Psicologia per l’Obesità e il sovrappeso.
Dott.ssa Viviana Valtucci, Dietista e Nutrizionista - Esperta in Alimentazione, Dietetica, Educazione Alimentare e Laureata in Nutrizione Umana;
Vicepresidente ADEPO – Associazione di Dietetica E Psicologia per l’Obesità e il sovrappeso.
E-mail: dieteticaesalute@hotmail.it
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