La nascita del primo figlio è sempre un’esperienza indimenticabile. Da un lato la gioia, l’emozione di essere diventati genitori, la responsabilità di dover accudire e crescere una creatura che noi stessi abbiamo generato.
Dall’ altro il tempo quasi totalmente dedicato a lui/lei con l’allattamento, le visite mediche, le notti insonni tra pianti e poppate, pannolini da cambiare sempre nei momenti poco opportuni (tipo mentre si mangia), primi bagnetti e soldi investiti e mai recuperati per acquistare creme, detergenti e pappe.
A proposito di pappe: cosa deve mangiare la mia prima creatura?
Partiamo da un presupposto fondamentale: con la speranza che l’ossitocina non ci abbandoni (l’ossitocina è l’ormone che, tra le varie funzioni, è responsabile della produzione e secrezione del latte materno) l’allattamento al seno è fondamentale!
Potremmo definirlo come: “il miracolo della natura”.
Infatti, sono numerosi gli studi scientifici che hanno dimostrato che l’allattamento al seno:
• rende più forte il legame tra il piccolo e la madre in quanto il “nutrimento” non avviene soltanto ad opera della suzione ma altresì dal calore, dalla cura, dall’ amore e dagli sguardi tra madre e bambino (notate che molto spesso il bambino guarda la madre durante la suzione);
• rende più forte il sistema immunitario del bambino proteggendolo da eventuali allergie future e previene alcune patologie importanti come l’obesità e il diabete tipo 2;
• protegge la madre dal cancro al seno e alle ovaie.
Ora, dato per scontato l’importanza di un gesto così amorevole e naturale come l’allattamento al seno per almeno 5-6 mesi, come regolarsi successivamente? Quale alimenti introdurre? Quali invece evitare? Di seguito troverete una guida molto semplice che renderà il periodo dello svezzamento meno tortuoso dal punto di vista della comprensione e della gestione.
Innanzitutto è bene sapere che il periodo indicativo per iniziare lo svezzamento è: non prima della fine del quarto mese (120° giorno) e non dopo la fine del sesto mese (in pratica bisogna aspettare l’inizio del 5° mese di vita). Questo perché ci sono una serie di controindicazioni e di considerazioni da fare, una su tutte è che l’apparato intestinale e quello renale, prima dell’ inizio del 5° mese di vita, non sono ancora strutturati dal punto di vista anatomico e funzionale per l’introduzione di alimenti diversi da quello del latte materno (o eventualmente dal latte artificiale).
Inoltre, il latte materno fino a quell’età ricopre tutti i fabbisogni energetici e nutritivi del bambino, dunque non vi è necessità di introdurre altro.
Prima di proporvi la guida, è bene anche sapere che bisogna introdurre gli alimenti uno per volta e a distanza di 4-7 giorni per individuare gli eventuali alimenti responsabili di sintomi particolari o di allergie.
Ecco la guida orientativa su come condurre lo svezzamento:
5° mese: sostituire una poppata di latte (tipo quella del pranzo) con una pappa a base di cereali privi di glutine (riso, mais, tapioca) in brodo vegetale con aggiunta di olio extravergine di oliva e parmigiano (mezzo cucchiaino da tavola). Nei giorni successivi si aggiungono 20g di carne (pollo, vitello, manzo) lessata e triturata oppure un liofilizzato di carne. In questa fase è anche possibile aggiungere la frutta come mela, pera e banana.
6° mese: nella pappa del pranzo inserire una minestrina di verdure quali zucca, zucchine, carote ma anche patate. Le altre 3-4 pappe saranno costituite sempre dal latte (materno o artificiale).
7° mese: introdurre una seconda pappa a cena inserendo sia i cereali contenenti glutine (frumento, avena, orzo) sottoforma di pastina piccola, sia sostituendo la carne con il formaggio (oltre al parmigiano anche i formaggini).
In questa fase, dunque, ci saranno 2 pappe e 2 latti (eventualmente latte di proseguimento con l’aggiunta di biscotti se necessario).
8° - 9 ° mese: in questa fase è possibile inserire il pesce (possibilmente trota, sogliola e nasello nell’ordine e sempre a distanza di una settimana) lo yogurt, il tuorlo d’uovo (il rosso), i legumi senza buccia (da alternare alle proteine della carne, del pesce e dei formaggi), il prosciutto, la ricotta, la robiola, la crescenza, prugne, albicocche e ananas oltre ai sopracitati mela, pera e banana.
10° - 12° mese: è possibile introdurre il latte vaccino, possibilmente diluito con acqua. Inoltre è possibile inserire il passato di pomodoro da aggiungere alla pastina o al riso.
Dopo il 12° mese: è possibile inserire l’albume d’uovo (il bianco), gli altri tipi di pesce e gli altri tipi di frutta.
Di seguito le piramidi alimentari per la prima infanzia proposte dal sito www.piramidealimentare.it
Cari neo mamme e neo papà, ci auguriamo di avervi fornito una guida utile per gestire al meglio l’alimentazione del vostro piccolo.
Ricordatevi di seguire le fasi naturali dell’evoluzione del piccolo e di non forzare mai l’introduzione di alimenti, tanto c’è tutta una vita davanti…!
Un abbraccio virtuale e al prossimo articolo.
Fonte bibliografica: “Alimentazione del bambino” di Vittorio Maglietta.
Dott. Mario Russo, Dietista - Esperto in Alimentazione, Dietetica, Educazione Alimentare e Nutrizione;
Presidente ADEPO – Associazione di Dietetica E Psicologia per l’Obesità e il sovrappeso.
Dott.ssa Viviana Valtucci, Dietista e Nutrizionista - Esperta in Alimentazione, Dietetica, Educazione Alimentare e Laureata in Nutrizione Umana;
Vicepresidente ADEPO – Associazione di Dietetica E Psicologia per l’Obesità e il sovrappeso.
E-mail: dieteticaesalute@hotmail.it
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