Quello che si appresta ad arrivare, sarà un Natale più sentito, più povero, più casalingo, più freddo ma più caloroso e vicino al vero sentimento umano, cristiano, laico.
Sarà un Natale più umile, quindi più ricco. La ricchezza non sono i soldi persi, non guadagnati, o le comode abitudini da dover mettere da parte, che poi torneranno.
Come quando si sta in un posto non voluto, il tempo sembra non passare mai, sembra infinito, una tortura.
Ma è solo una percezione, perchè il tempo è sempre lo stesso.
Ci sarà però più vita negli sguardi, negli occhi dei propri cari da guardare. Ci sarà più dolore e tristezza per le persone care perdute in questo viaggio. Per questo sarà un Natale più povero. Per tutti. La vera ingiustizia non è aver avuto una perdita economica, perchè si potrà ripartire, anche se fosse da zero.
Ma è aver perduto il proprio caro.
Il vaccino non sarà il regalo che troveremo sotto l'albero. Purtroppo. Il coronavirus, Covid 19, continuerà ad obbligarci a mantenere costante la nostra attenzione per difenderci dal suo contagio. Indossare sempre la mascherina sul viso e mantenere la distanza sociale non sono indicazioni e precauzioni difficili da seguire e sostenere.
Sarà difficile per tutti. Troviamo forza nella personale umiltà. Pensiamo a chi sta ancora peggio di ognuno di noi e pensiamo come potremmo aiutarlo. Dobbiamo farlo per chi non potrà piu vedere e vivere l'affetto con i propri cari strappati a questa vita, soli, con se stessi, senza averli potuti accompagnare in quei terribili minuti finali.
Marco De Simone