Dalla Mineral Moon di San Liberatore al cielo di settembre: l’equinozio d’autunno saluta l’estate
Amici appassionati delle bellezze del cielo, dopo qualche settimana di “riposo” ritornano i nostri appuntamenti con le notizie astronomiche di maggior rilievo. Partiamo subito dal cielo che ci attende nel mese di settembre. Il 22 settembre si avrà l'equinozio d'autunno ed ufficialmente lasceremo l'estate alle spalle. Per quanto riguarda i pianeti ci saranno buone condizioni di osservabilità per Mercurio, Venere e Nettuno che comunque non sono alla portata di telescopi di modeste dimensioni e li lasciamo dunque a strumentazioni di più alto profilo. Resta ancora osservabile, seppur con un tempo a disposizione limitato, Saturno, mentre Giove fa capolino nella seconda parte di queste notti settembrine. Entrambi questi pianeti, giganti gassosi del nostro sistema solare, sono alla portata di strumenti di dimensioni sicuramente più contenute. Per quello che riguarda le costellazioni anche il cielo di settembre ci permette di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che ci hanno tenuto compagnia nella parte centrale dell'estate: Scorpione, Sagittario, Ofiuco ed Ercole. Tra le congiunzioni segnaliamo, invece: Luna – Marte prima del sorgere del Sole il 2 settembre; Luna – Venere la sera dell'8, con un imperdibile tramonto; Luna – Saturno del giorno 9; Luna – Giove nella notte a cavallo tra il 27 ed il 28 settembre e, infine, una seconda congiunzione Luna – Marte nelle prime ore del 30. Tra gli altri corpi del sistema solare segnaliamo che da questo mese l’interesse si incentra sulla cometa C/2012 S1 Ison che, uscita dalla congiunzione con il Sole, ricompare all’alba. Qualche astrofotografo l’ha già avvistata nell’ultima parte di agosto, trovandola ancora un po’ sotto tono rispetto alle previsioni. Mancando tre mesi al suo passaggio al perielio speriamo entri in forma al momento giusto, fino a diventare la tanto auspicata grande cometa del 2013.
Infine vi lascio con un'immagine a mio avviso mozzafiato che ho scattato il 21 agosto dall'eremo di San Liberatore in occasione della “Notte del plenilunio” magistralmente organizzata dall'associazione Alema. Si tratta della cosiddetta “Mineral Moon”. La Luna, anche se solitamente ci appare come un oggetto celeste in bianco e nero con varie sfumature di grigi, e per questo erroneamente poco interessante da immortalare per alcuni, in realtà è ricca di vivaci sfumature che fanno un baffo ai colori tipici di Marte, Giove e Saturno. Difatti la composizione geologica lunare è caratterizzata da vari minerali come il silicio, minerale predominante sulla Luna, allumina e vari ossidi come l’ossido di calcio, di ferro ed altro ancora. Dunque possiamo facilmente comprendere come nonostante le rocce e le polveri lunari diano poco colore e vivacità alla superficie lunare, sotto sotto nascondono qualcosa di più. Ed è proprio questo il risultato che si cerca di ottenere da una “Mineral Moon”, facendo emergere quei tenui colori propri dei minerali lunari, dando una visione nuova e contemplativa della nostra Luna.
Cieli sereni a tutti!
Foto | Lo spazio visto da Cava
Domenico Campeglia
dcampeglia@gmail.com